TRENTO, 13 gennaio 2023 - In provincia di Trento le imprese continuano a scontrarsi con una marcata difficoltà di reperimento dei lavoratori di cui hanno bisogno: il fenomeno nel 2022 ha interessato un lavoratore su due (47,9%). A certificarlo è il report annuale del Progetto Excelsior - frutto della collaborazione Unioncamere, Ministero del Lavoro, Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro (ANPAL) e Unione Europea - che fa il punto sulle previsioni occupazionali delle imprese trentine nei dodici mesi appena trascorsi. La motivazione principale secondo gli addetti ai lavori è stata soprattutto la mancanza di candidati (33,6%), seguita dalla preparazione inadeguata degli stessi (nel 10,8% dei casi). Le maggiori difficoltà sono state rilevate nella ricerca di operai specializzati: sono state 7.360 le assunzioni previste per queste figure nel 2022, ma nel 63,6% dei casi sono risultate difficili da trovare. La percentuale ha superato l’80% per gli operai specializzati nella rifinitura delle costruzioni (1.200 ingressi) e nella manutenzione e installazione di attrezzature elettriche ed elettrotecniche (540 ingressi). Tra i professionisti con elevata specializzazione, su un totale di 4.540 figure richieste, il 55,5% è risultato difficile da reperire; in particolare la percentuale ha superato l’80% per gli insegnanti di scuola primaria, pre-primaria, e professioni assimilate, per gli specialisti in scienze matematiche, informatiche, chimiche, fisiche e naturali e per i medici. Nelle attività commerciali e nei servizi la difficoltà di incontro fra domanda e offerta ha riguardato il 47,0% delle 29.390 figure ricercate, in particolare addetti alle attività di ristorazione (21.290 ingressi, 49,3%) e professionisti nei servizi sanitari e sociali (1.020 ingressi, 79,2%). L'indagine ha rilevato anche un aumento delle richieste di lavoratori con la sola scuola dell’obbligo (19,3% contro il 12,9% del 2021 e il 9,7% del 2019), conseguenza dell’aumento della domanda di personale non qualificato (+18,1% rispetto al 2021), ma anche della mancanza di candidati che ha spinto le aziende ad abbassare i requisiti richiesti e ad assumersi l’eventuale onere di formare in proprio il lavoratore. I settori che in Trentino nel 2022 hanno previsto più entrate sono stati i servizi turistici di alloggio e ristorazione (30.140 nuovi potenziali assunti), seguiti dal commercio al dettaglio, all’ingrosso e riparazione di autoveicoli e motocicli (7.790), dalla sanità, dall’assistenza sociale e dai servizi sanitari privati (5.610), dalle costruzioni (5.370) e dai servizi alle imprese (4.820).
Per ulteriori informazioni si veda il comunicato stampa>>>
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Aggiornato il: 13 Gennaio 2023
Excelsior: il report sul 2022
Inviato da ctn0245 il 13/01/2023 - 12:01
Il mismatch fra domanda e offerta arriva al 48%
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