TRENTO, 19 agosto 2020 - Sono decisamente negativi i dati sulla congiuntura economica in Trentino nel secondo trimestre 2020. La crisi prodotta dalla pandemia emerge chiaramente dai dati rilevati dalla Camera di Commercio di Trento. Il fatturato complessivo, realizzato tra aprile e giugno dalle imprese trentine esaminate, diminuisce del 29,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Si tratta di un calo ingente che ha colpito in maniera differenziata, ma comunque consistente, tutti gli ambiti economici e soprattutto le attività sportive e di intrattenimento, che hanno subito una contrazione del fatturato pari al 67,5%. Altrettanto drammatico è stato il calo registrato nel settore ricettivo (-62,8%) nei ristoranti-bar (-61,3%) e nei servizi alla persona, che hanno visto gli affari ridursi del 49,1%, ma anche nel settore delle costruzioni (-30,3%) e in quello manifatturiero (-26,9%). Seguono gli impianti a fune (-25,4%), i trasporti (-24,4%), il commercio al dettaglio (-18,0%), i servizi alle imprese (-9,7%) e il commercio all’ingrosso (-9,4%). Nel mese di aprile si registra un crollo delle ore lavorate, pari a -33,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, percentuale che subisce un’attenuazione nei mesi successivi - attribuibile alla graduale ripresa dell’attività post-lockdown - che fa registrare un -18,5% nel mese di maggio e -2,6% a giugno.
Complessivamente, la variazione delle ore lavorate nel secondo trimestre del 2020 è pari a -18,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Anche i dati sull’occupazione risultano preoccupanti e si rivelano più severi nel settore ricettivo con una riduzione del 35,7%. Seguono a distanza, i ristoranti-bar, che registrano un calo del 16,2%, e le attività sportive e di intrattenimento (-15,1%). Cala l’occupazione anche nei servizi alla persona (-4,4%), nel commercio all’ingrosso (-3,8%), nei servizi alle imprese (-2,9%), nelle costruzioni (-2,7%), nel settore manifatturiero (-1,9%) e in quello degli impianti a fune (-1,0%). Dati sostanzialmente stabili, invece, nei trasporti (+0,8%), dove però si è fatto ampio ricorso alla cassa integrazione, e nel commercio al dettaglio (+1,0%). In termini generali, l’occupazione complessiva del secondo trimestre ha subito una decrescita del 6,3% e per la quota di dipendenti in servizio è stato fatto ricorso alla cassa integrazione nell’11,6% dei casi. Gli imprenditori esprimono inoltre grande preoccupazione per l'incertezza che attende i mesi futuri. Per ulteriori approfondimenti si veda il comunicato stampa in allegato.
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Aggiornato il: 24 Settembre 2020
Gli effetti della pandemia sulla congiuntura
Inviato da ctn0245 il 19/08/2020 - 01:08
Fatturato in calo del 30%
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