TRENTO, 12 maggio 2020 - Sarà soprattutto il secondo trimestre del 2020 a evidenziare gli effetti della crisi prodotta dalla diffusione del virus Covid-19. Lo dicono le analisi contenute nell'indagine trimestrale sulla congiuntura economica pubblicate dall'Ufficio studi della Camera di Commercio di Trento. Ma già dal trimestre appena trascorso emergono i segnali di un marcato rallentamento. Il fatturato complessivo delle imprese trentine diminuisce del 7,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I settori che denunciano le perdite più significative sono le attività sportive, ricreative e di intrattenimento (tra -25% e -35%), i ristoranti-bar (tra -24 e -32%), i servizi alla persona (tra -23 e -27%), il ricettivo (tra -21% e -25%) e l'estrattivo (-17,4%). Altrove le contrazioni sono meno drammatiche, ma sempre rilevanti: gli impianti a fune mettono a segno un calo di fatturato tra -8 e -12%, il manifatturiero un -7,5%, le costruzioni un -6,5%, il commercio al dettaglio un -6,3%, i trasporti un -5,3%.
L’occupazione, che include anche i dipendenti attualmente beneficiari degli ammortizzatori sociali, si riduce complessivamente del 3%. Le esportazioni subiscono un crollo del 10,5%. Per far fronte alla crisi le imprese hanno fatto massicciamente ricorso, o stanno valutando di farlo, a una serie di misure di sostegno predisposte a livello nazionale e locale. Finora, lo strumento più utilizzato è l’indennizzo INPS di 600 euro (53,7%), seguito dalla sospensione/rinegoziazione delle rate dei mutui (36,5%) e dall’attivazione di nuove linee di credito con sostegno pubblico (24,9%). Il 61,9% delle imprese coinvolte nell’indagine dichiara anche di aver dovuto ricorrere agli ammortizzatori sociali per i propri dipendenti, percentuale che sale oltre il 70% per il settore del manifatturiero, delle costruzioni e della bar-ristorazione.
Per ulteriori approfondimenti si vedano in allegato il comunicato stampa e la presentazione dei dati.
