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Aggiornato il: 6 Marzo 2020

Imprese femminili in Trentino

Inviato da ctn0245 il 06/03/2020 - 11:03
Sono il 18% del totale
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TRENTO, 6 marzo 2020 - Erano 9.190, cioè il 18,1% del totale, le imprese femminili regolarmente iscritte al Registro delle imprese della CCIAA di Trento al 31 dicembre 2019. A renderlo noto è il Comitato per la promozione dell'imprenditoria femminile sulla base di dati elaborati dalla Camera di Commercio di Trento. Rispetto ad un anno fa, il numero di imprese femminili è aumentato di 61 unità e, se da un lato la loro incidenza è ancora inferiore rispetto al dato nazionale (22%), per la prima volta supera invece quella del Nord Est (17,4%). Vale la pena notare come quella del 2019 sia la miglior performance degli ultimi 10 anni sia per le imprese femminili registrate (9.190), sia per quelle effettivamente attive (8.482).

In base ai settori di attività le imprese femminili sono più presenti in ambito agricolo (1.932 unità, pari al 16,1% del totale delle imprese di settore), seguito dal commercio (1.824, pari al 21,8%), dai cosiddetti “altri settori” – categoria che comprende il sottogruppo “servizi alla persona” nel quale le imprese guidate da donne sono particolarmente numerose – (1.738, pari al 38,4%) e dal turismo (1.530 pari al 29,3%). Rispetto ad un anno fa sono in aumento del 4,9% le società di capitali (16%), ma la forma giuridica prevalente permane la società individuale (66,5%).

Inoltre nel panorama imprenditoriale trentino sono 84.701 le persone che rivestono cariche dirigenziali (socio, titolare, amministratore) all’interno delle aziende e, di queste, 21.584 sono donne, il 25,5% del totale.

“Il positivo e ulteriore sviluppo dell’imprenditoria femminile trentina, rilevato alla fine dello scorso anno – spiega Claudia Gasperetti, Coordinatrice del Comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile – ci dimostra quanto sia consistente il contributo, che le imprese guidate da donne assicurano all’economia provinciale nel suo complesso. Due sono le caratteristiche che conferiscono ulteriore autorevolezza a questo quadro: da un lato il forte impegno in settori, come l’agricoltura e il turismo, che tradizionalmente presentano una marcata vocazione territoriale e, dall’altro, l’evoluzione delle forme giuridiche adottate dalle imprese femminili, sempre più orientate verso formule più strutturate come le società di capitale. Tutte noi – conclude la Coordinatrice – confidiamo che in un questo momento difficile e critico le donne possano continuare a reagire con resilienza, ma nel contempo auspichiamo che vengano potenziati strumenti pubblici di supporto al mondo imprenditoriale e che, a livello locale, vengano subito riattivate misure basilari come il bando per la nuova imprenditorialità e ‘In Tandem-co manager’, l’unico intervento di conciliazione per imprenditrici e libere professioniste che sostiene la maternità e la cura dei figli”.

 

Per approfondimenti si vedano il comunicato stampa in allegato e le infografiche

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