TRENTO, 10 giugno 2021 - Migliorano le esportazioni provinciali. Segno che gli scambi commerciali fra i Paesi stanno riprendendo vigore nel tentativo di lasciarsi alle spalle la stagione della pandemia. A certificarlo è l'indagine sull'export della Camera di Commercio di Trento. Nel periodo gennaio-marzo 2021 le esportazioni provinciali sono cresciute dell’8,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, interrompendo il trend di contrazione degli ultimi mesi e raggiungendo il valore più alto dell’ultimo anno e mezzo. L’ammontare complessivo delle vendite all’estero è di poco superiore al miliardo di euro (1.009,8 milioni di euro), mentre il valore delle importazioni è pari a 630,5 milioni di euro, in aumento del 2,2% rispetto al 2020. La dinamica delle esportazioni è migliore rispetto a quella rilevata a livello nazionale e nel Nord-est, dove l’incremento tendenziale è stato rispettivamente del 4,6% e del 4,5%. Risulta invece inferiore rispetto alla performance della Provincia di Bolzano: qui le esportazioni sono cresciute del 13,7%. Certo, se facciamo un confronto con il periodo pre-Covid ci rendiamo conto che c'è ancora un po' di terreno da recuperare: siamo a livelli inferiori di un 1,2% rispetto a quelli registrati nel primo trimestre del 2019. E anche le importazioni si mantengono su valori più bassi rispetto a quelli del 2019 con una diminuzione che arriva quasi al 4%. Ma "anche se non possiamo ancora parlare di pieno recupero, i segnali sono incoraggianti", commenta il Presidente della Camera di Commercio, Giovanni Bort.
Al primo posto della graduatoria dei principali Paesi per valore di export si conferma sempre il mercato tedesco con la Germania che vale circa 170 milioni di euro, pari al 16,9% delle vendite effettuate sui mercati internazionali. A grande distanza seguono gli Stati Uniti con circa 111 milioni di euro (pari all’11% delle esportazioni complessive), la Francia con 101 milioni di euro (pari al 10%) e il Regno Unito con 86,5 milioni di euro (pari all’8,6%). Il 93% delle esportazioni è rappresentato da prodotti del settore manufatturiero, in particolare macchinari ed apparecchi (18,6%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (16,0%), mezzi di trasporto (13,3%) e prodotti chimici (9,3%).
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