TRENTO, 24 dicembre 2020 - Le Unioni regionali delle Camere di commercio di Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto e le Camere di commercio di Bolzano, Modena, Trento e Verona sono fortemente preoccupate per l'ulteriore inasprimento delle limitazioni al traffico merci adottate di recente dal Tirolo: per le imprese italiane le nuove restrizioni comportano un aumento dei costi di trasporto e quindi dei prezzi al consumatore finale. Tali misure, che entreranno in vigore il 1° gennaio 2021, valgono anche per gli automezzi Euro 6 di ultima generazione che, come dimostrato da studi recenti, sono più puliti della maggior parte delle autovetture in circolazione. Sono invece esplicitamente esclusi dal divieto di circolazione i mezzi pesanti a trazione completamente elettrica, a idrogeno e celle a combustibile, cioè veicoli che non sono ancora prodotti in serie, e gli automezzi a LNG (Liquefied Natural Gas). La nuova ordinanza accresce ulteriormente la discriminazione tra autotrasportatori tirolesi e italiani: quelli tirolesi sono, infatti, esclusi dal divieto grazie alla deroga per i veicoli con partenza e arrivo in determinate zone tirolesi, mentre gli italiani non potranno più transitare di notte. Questa disparità incide fortemente sulla capacità dell'economia italiana di competere sui mercati europei, raggiungibili tramite il passo del Brennero.
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