TRENTO, 14 dicembre 2022 - “La nuova Politica Agricola Comune 2023-2027, che entrerà in vigore fra poche settimane, lancia nuove sfide ad uno dei settori economici più rilevanti del vecchio continente, il settore agro-alimentare”. A dirlo è Simone Cerroni, associato del Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Trento, nell'ambito del convegno "L'agricoltura trentina e le sfide europee", tenutosi il 14 dicembre 2022 presso la sede della CCIAA. Il nuovo corso europeo, oltre a puntare sulla sostenibilità come elemento strategico, mira a responsabilizzare maggiormente i Paesi membri nella definizioni delle politiche nazionali. Uno degli aspetti qualificanti del nuovo modello di sviluppo è la strategia "Farm to fork" (dal produttore al consumatore) che si prefigge di sviluppare un modello agro-alimentare più sano, accessibile e sostenibile attraverso una riduzione, entro il 2030, del 50% dei fitofarmaci, del 25% dei fertilizzanti e l’aumento delle coltivazioni biologiche al 25% della superficie coltivata. “Si tratta di un percorso – ha osservato Matteo Ferrari, associato di diritto agroalimentare presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Trento - che se da un lato offre opportunità di sviluppo, dall’altro presenta rischi e criticità anche alla luce dei mutamenti di scenario che la pandemia e la guerra in Ucraina hanno determinato”. Nella nuova fase sarà sempre più importante sconsolidare il rapporto di fiducia fra consumatore e produttore. Per farlo, fra le varie opzioni possibili, vi sono quelle messea disposizione dalle tecnologie di analisi del DNA delle materie prime, come ha mostrato Ana Rodriguez Prieto, CEO di WonderGene, startup trentina che applica l’indagine genetica all’agroalimentare.
Per ulteruiri informazioni si veda il comunicato stampa >>>
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Aggiornato il: 15 Dicembre 2022
L'agricoltura trentina e le sfide europee
Inviato da ctn0245 il 14/12/2022 - 04:12
Il convegno della CCIAA
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