TRENTO, 10 agosto 2022 - A fine giugno, in base all’elaborazione dei dati eseguita dall’Ufficio studi e ricerche della Camera di Commercio, risulta che in Trentino le imprese registrate e gestite da imprenditori di origine straniera sono 4.110, in aumento di 267 unità rispetto al 30 giugno 2021 (+6,9%). Le imprese a guida straniera rappresentano l’8,0% delle 51.304 attività presenti sul territorio e, nonostante la loro incidenza risulti inferiore sia rispetto a quanto rilevato nel Nord Est (11,9%) sia rispetto al dato nazionale (10,7%), negli ultimi dieci anni hanno sperimentato una buona espansione, segnando una crescita complessiva del 29,4%, a fronte di un calo dell’1,6% del totale delle imprese provinciali. Scendendo nel dettaglio dei diversi comparti economici, la quota più consistente di imprese “straniere” (il 28,5%) opera nel comparto delle costruzioni; anche i settori del commercio (20,6%) e del turismo (13,2%, in particolare la componente legata alla ristorazione) rappresentano comunque ambiti di attività di rilevante interesse per gli imprenditori immigrati. Passando all’analisi della struttura organizzativa delle imprese guidate da stranieri, la forma individuale rappresenta quella prevalente con 2.886 unità, oltre il 70% del totale. A seguire, le società di capitale (19,0%), le società di persone (10,5%) e le altre forme (0,3%). Considerando i Paesi di provenienza degli imprenditori immigrati (con riferimento alle sole imprese individuali, le uniche per cui è possibile associare la nazionalità al titolare), quello più rappresentato si conferma essere l’Albania, con 412 imprese individuali registrate alla fine di giugno (il 14,3% del totale). Seguono la Romania con 337 (l’11,7%), il Marocco con 242 (l’8,4%), la Svizzera (area nella quale si continua a registrare un sensibile fenomeno migratorio “di ritorno” da parte dei figli di emigrati italiani) con 171 (il 5,9%), la Cina con 165 (il 5,7%) e, con numeri più contenuti, il Pakistan, la Moldavia e la Macedonia del Nord. Nel settore delle costruzioni si rileva una significativa presenza di imprenditori albanesi e rumeni, che rappresentano rispettivamente il 9,4% e il 5,4% delle imprese individuali con titolare straniero. Gli imprenditori marocchini e cinesi sono invece più impegnati nel settore del commercio, soprattutto al dettaglio, dove rappresentano rispettivamente il 4,5% e l’1,6%.
Per approfondimenti si veda il comunicato stampa>>>