TRENTO, 8 gennaio 2024 - Premesso che da luglio 2022 non si può più parlare di fallimenti, ma si deve parlare di liquidazioni giudiziali - procedura in gran parte assimilabile al vecchio fallimento - possiamo constatare che l'anno appena concluso presenta dati confortanti. Infatti nel corso del 2023 le aperture di liquidazioni giudiziali rilevate presso i tribunali di Trento e di Rovereto e monitorate dall’Ufficio studi e ricerche della Camera di Commercio sono state 31, ben 17 in meno del 2022. Ne deriva che, sia l’emergenza Covid-19 sia la successiva crisi energetica, con il conseguente rimbalzo inflazionistico, non hanno avuto impatto sulle statistiche dei fallimenti e delle liquidazioni giudiziali, sebbene per queste ultime manchi una serie storica coerente e perfettamente comparabile. Considerando i singoli settori economici, l’edilizia rappresenta, anche nel 2023, il comparto più coinvolto con 10 aperture di liquidazione giudiziale, che interessano imprese di costruzioni, impiantisti e società immobiliari. Seguono, per rilevanza, il commercio all’ingrosso e al dettaglio, con 6 procedure, il manifatturiero e il settore degli alberghi-ristoranti-bar con 5 procedure ciascuno. Altri comparti sono stati interessati marginalmente, come i servizi alle imprese (2), i servizi alla persona (1), i trasporti (1) e la silvicoltura (1).